DOP

alcuno [alk2no] agg. e pron. — come agg. masch., tronc. (alcun, senza apostrofo) costante davanti a altro e così pure davanti a un sost., se questo comincia per voc., U, cons. scempia, muta + liquida: alcun uomo, alcun ospite (mai con apostrofo, alcun’, se l’ospite è uomo); alcun forestiero, alcun francese; non sempre, se comincia per L o pS: alcun (o alcuno) iugoslavo, alcuno (o alcun) pseudonimo; mai, nell’uso più corretto, se comincia per altri gruppi di cons. oppure per l’, n’, š, Z, z: alcuno (meno bene alcun) straniero, alcuno (meno bene alcun) scenario — come pron. masch., tronc. (alcun) solo nell’uso lett.: Tacito sì, ch’alcun non se n’accorse [t#©ito S&, k alk2n non Se n akk0rSe] (Ariosto) — come agg. femm., elis. (alcun’) quasi costante davanti a altra e così pure davanti a un sost., se questo comincia per voc. tonica: alcun’altra (salvo in un discorso fortem. scandito: non si vede alcuna altra motivazione); alcuna ospite o più spesso alcun’ospite (mai senz’apostrofo, alcun, se l’ospite è donna); elis. non com., se il sost. comincia per voc. atona: alcuna attitudine (meno com. alcun’attitudine) — possibile, ma raro, un superl. alcunissimo; es.: senza alcunissima ragione