Guarda più in là del DOP: guida alle voci che non trovi
Nelle tabelle che seguono sono spiegati ed esemplificati i valori fonetici espressi dalle singole lettere dell’alfabeto italiano e dai loro raggruppamenti tipici. Non è tenuto conto né delle voci che hanno grafia eccezionale (es. soqquadro, unico esempio importante della grafia qq in luogo di cq; o i cognomi d’origine slava come Goidànich, col valore del c dolce assegnato al digramma ch), né delle interiezioni (es. uhm, dove le prime due delle tre lettere sono mute; o l’esclamazione di sarcasmo ha ha, dove l’h rappresenta un suono aspirato estraneo al sistema italiano).
Per ogni lettera sono date prima per esteso le regole fondamentali; a queste segue un rapido schema delle corrispondenze tra lettere e suoni.
Le lettere e i gruppi di lettere dell’alfabeto italiano, scritti all’inizio di riga in carattere neretto, rappresentano, nella pronunzia considerata come tipica, i suoni o i gruppi di suoni che si vedono scritti al loro fianco in carattere corsivo. Per ognuna di queste corrispondenze tra lettere e suoni vengon poi fatti seguire uno o più esempi, scelti in modo da mostrare le varie specie di contesti e di posizioni in cui ciascun suono si può trovare.
A una prima serie di venticinque tabelle più schematiche, che si riferiscono, in ordine alfabetico, a tutte le lettere dell’ortografia italiana, seguono quattro tabelle più particolareggiate per le quattro lettere e, o, s, z, che hanno ognuna due valori la cui distribuzione nelle diverse voci non può esser ricondotta sotto regole assolute.