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assalire v.; assalgo [aSS#lgo], assali [aSS#li], assale [aSS#le], assaliamo [aSSalL#mo], assalite [aSSal&te], assalgono [aSS#lgono] — pres. cong. assalga [aSS#lga], assalgano [aSS#lgano] — per assalgo, assali, assale, assalgono, assalga, assalgano, meno com. assalisco [aSSal&Sko], -sci, -sce, -scono, -sca, -scano — non rare nell’uso poet., per assalga, assaliamo e qualche altra forma, le varianti assaglia [aSS#l’l’a], assagliamo [aSSal’l’#mo] e sim.: convensi Che l’extremo del riso assaglia il pianto [konv$nSi ke ll eStr$mo del r&So aSS#l’l’a il pL#nto] (Petrarca); andiamo adunque, e bene avventurosamente assagliamo la nave [andL#mo ad2jkUe, e bb$ne avventuroSam%nte aSSal’l’#mo la n#ve] (Boccaccio) — pass. rem. assalii [aSSal&-i]; lett. assalsi [aSS#lSi]: Stette, e dei dì che furono L’assalse il sovvenir [St$tte, e ddei d& kke ff2rono l aSS#lSe il Sovven&r] (Manzoni); E un’ansia repentina il cor m’assalse [e un #nSLa repent&na il k0r m aSS#lSe] (D’Annunzio) — in tutte le altre forme, coniug. regolare