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discreto [diSkr%to] agg. — verosimile pn. aperta originaria dell’-e-, anc÷ra attestata per Siena nel ’600 e ’700, benché oggi scomparsa in tutta la Tosc. e nel Centro (forse per attraz. di segreto) pur con qualche incertezza nei rari usi etimologici del linguaggio scient. («distinto; discontinuo»: matem. quantità discrete e quantità concrete), praticam. sopraffatti, nella coscienza dei parlanti, da usi estens. molto più incerti e sfumati («moderato; ragionevole; sufficiente»), perlopiù trasmessi con valore rovesciato anche all’agg. indiscreto — cfr. secreto