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freno [fr%no o fr$no] s. m. — tronc. lett., per reminiscenza dantesca, nella locuz. il fren dell’arte — pn. originaria con -e- chiusa (-e- lunga del lat. frenum), generalm. già usata un po’ dappertutto, registrata dai dizionari fino alla metà del ’900 senza eccezioni, tuttora conservata a Roma, in buona parte dell’It. mediana e, tra le città tosc., ad Arezzo — pn. con -e- aperta certo dovuta, anche per vicinanza di campi semantici, all’attraz. di treno dopo l’entrata di questa antica e rara voce nell’uso quotidiano in séguito all’apertura delle ferrovie: pn. a ogni modo, attestata dal tardo ’800 nella Tosc. occid. e oggi domin. in quasi tutta Toscana — analoghe a quella di freno le vicende dell’-e- nelle forme rizotoniche di frenare (coi comp. affrenare, disfrenare, infrenare, raffrenare, sfrenare), nei tecnicismi moderni guardafreni, servofreno e (per il 1° componente) frenasterzo, nonché nella lettura moderna del term. stor. palafreno