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maestro [ma$Stro o ma%Stro] s. m. e agg. — con -e- chiusa la pn. originaria, per continuaz. del lat. magister (accusativo magistrum) con -i- tonico breve: così tuttora in buona parte di Tosc. e in molte altre regioni (anche a Roma) — più recente, non attestata in Tosc. prima dell’800, la pn. con -e- aperta, oggi preval. a Fir., dovuta a un conguaglio con le altre voci in -estra, -estre, -estro, tutte oggi con -e- aperta, per alcune originaria (es. finestra, orchestra, palestra; alpestre, campestre, semestre; destro, malestro, sequestro), per altre derivata, già prima di maestro e in genere da tempo immemorabile, da un’originaria chiusa (balestra, canestro, capestro, ginestra, minestra) — pronunzia doppia nei vari sign. e usi della voce (m. di musica, m. muratore; m. del coro, m. di cerimonie; colpo da m.; vento di m.), anche come agg. (strada maestra, penne maestre), e nelle voci der. o comp. (ammaestro; capomaestro, grammaestro) — sim. i cogn. Maestri, Maestro — cfr. Del Maestro; De Maestri; magistro