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miserere [lat. mi@er$re] imper. del v. misereri — es.: Miserere del mio non degno affanno [mi@er$re del m&o non d%n’n’o aff#nno] (Petrarca) — perlopiù s. m. (inv.) nell’uso it., sia come nome d’un salmo (anche, in quanto tit., con M- maiusc.), sia con valore fig. (sempre con m- minusc.) — anche in frasi latine, derivate da preghiere: miserere mei [mi@er$re m$i] («abbi pietà di me»); miserere nostri [mi@er$re n0Stri] o, più spesso, miserere nobis [mi@er$re n0biS] («… di noi») — sim. il cogn. Miserere