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presentire v.; presento [preS$nto] — es.: io ricordo il passato e presento l’avvenire [io rik0rdo il paSS#to e ppreS$nto l avven&re] (Carducci); Raggiorna, lo presento Da un albore di frusto Argento alle pareti [raJJ1rna, lo preS$nto da un alb1re di fr2Sto arJ$nto alle par%ti] (Montale) — per presento, ‑ti, err. presentisco, -sci — con -s- sorda (scritta doppia) anche il fr. pressentir [preS3t&ir] — in tutte le forme della coniug., frequente anche in Tosc. una tendenza alla pronunzia sonora dell’-s-, nonostante la chiara formaz. del verbo col prefisso pre-; quindi un uso scarso del verbo in generale (sostituito di solito da avere un presentimento) e un uso ancor più scarso di quelle forme che si confondono nella scrittura con le omologhe di presentare — cfr. presentimento; sentire