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tosco [t1Sko o t0Sko] etn.; pl. m. toschi — voce lett. per «toscano»; d’uso com. solo in voci composte: tosco‑emiliano, tosco-romagnolo, ecc. — sim. i cogn. Toschi, Tosco — pn. originaria con -o- chiuso, come continuaz. dell’-u- breve del lat. Tuscus: largam. attestata nell’uso lett., spec. fuor di Tosc., fin dal ’500 (e con acc. scr.: il mio tósco accento [il mio t1Sko a©©$nto], Carducci) — con -o- aperto, forse anche per attraz. di bosco, ma soprattutto per uscita della voce dall’uso comune e suo trattam. improprio come latinismo dòtto, la pn. preval. in Tosc. almeno dal tardo ’500 (attestaz. esplicita di L. Salviati) e forse radicata nell’uso già da due secoli prima (giochi di parole tra t. «toscano» e t. «tossico» in F. Sacchetti e poi in A. Cammelli) — anche più preval. la pn. aperta nel pers. f. Tosca, di fortuna letteraria novecentesca — con -o- chiuso il top. la Tosca [la t1Ska] (E.-R.)