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vero [v%ro] agg. e s. m. — tronc. poet., come agg.: Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali [non H vv%r ke SS&a la m0rte il peJJ1r di t2tti i m#li] (Metastasio); e come s. m.: A guisa del ver primo [a ggU&@a del v%r pr&mo] (Dante); Nulla al ver detraendo [n2lla al v%r detra$ndo] (Leopardi) — possibile un’elis. (non nella scrittura) davanti alla cong. e, quando vero sia rafforzato per enfasi dall’altro agg. proprio, formando con questo un’espress. strettam. unita, quale non si avrebbe con nessun altro agg.: una vera e propria catastrofe [una v%ra e ppr0prLa kat#Strofe o 2na ver e ppr0prLa kat#Strofe] — cfr. davvero; invero; Vera