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ultracrepidario [ultrakrepid#rLo] agg. e s. m.; pl. m. -ri (alla lat. -rii) — rara voce lett., più o meno scherz. o polemica, per «che, chi giudica di cose di cui non s’intende»: felice adattam. recente dell’ingl. ultracrepidarian, coniato nel primo ’800 con allus. alla frase latina sutor, ne ultra crepidam!, e fatto it. ricorrendo al suff. -ario di tanti latinismi, regolare equivalente dell’ingl. -arian (come per esempio in gregario e settario, corrispondenti agl’ingl. gregarian e sectarian) — di qui il s. m. ultracrepidarismo [ultrakrepidar&@mo] (meglio che ultracrepidarianismo [ultrakrepidarLan&@mo]: adattam. acritico, questo, dell’ingl. ultracrepidarianism, da confrontare per esempio con gregarianism e sectarianism, a cui corrispondono nella nostra lingua gregarismo e settarismo)