Guarda all’interno del DOP: l’alfabeto fonetico e altro
La qualificazione grammaticale delle voci è curata sistematicamente, anch’essa però nei limiti di quel che serve per individuare meglio, per individuare formalmente con sufficiente compiutezza ciascuna voce. Accanto alle indicazioni tradizionali di sostantivo maschile o femminile, di aggettivo, pronome, verbo e così via con tutte le altre cosiddette parti del discorso, si troveranno alcune denominazioni meno usuali, che hanno soltanto lo scopo di contribuire empiricamente a un riconoscimento immediato di certe classi di parole: così, citando a caso, trentasette numerale (e s’intende numerale cardinale), ciao saluto, noblesse oblige frase, all’incontrario locuzione avverbiale, zucca barucca locuzione femminile (per dire ellitticamente che è usata come sostantivo femminile), eccetera. E i nomi propri sono riportati anch’essi ad alcune grandi categorie: personali (o nomi di persona) maschili e femminili, patronimici, cognomi, toponimi (o nomi di luogo), etnici (o nomi di nazionalità), titoli (d’opere artistiche o letterarie); mentre l’indicazione di nome proprio, maschile o femminile, è riservata a quelli che non troverebbero ragionevolmente posto in nessuna delle categorie suddette, quali i nomi di stelle e costellazioni (Algenib, Ofiuco), d’avvenimenti e periodi storici (Egira, Reconquista), di feste e ricorrenze (Candelora, Tesmoforie), d’associazioni e istituzioni di vario genere (ENEL, Wafd). Tenendo sempre di vista quelli che sono gli scopi del «Dizionario», si comprenderà facilmente come mai non siano fatte classificazioni più minute di questi nomi propri, o come mai non siano distinti, fra i verbi, i transitivi, gl’intransitivi, i riflessivi; fra i pronomi, i dimostrativi, i possessivi, i personali e via dicendo; fra gli etnici, quelli usati come sostantivi e quelli usati come aggettivi; fra i toponimi, i nomi di città, di regioni, di fiumi, di laghi, di montagne, d’isole, di deserti, e altre specie ancóra. Tanto più che molti verbi possono essere così transitivi come intransitivi (io comincio un lavoro e il lavoro comincia), la maggior parte degli etnici hanno parimenti doppia funzione grammaticale (i norvegesi illustri e il popolo norvegese), ed è pure frequente il caso che uno stesso nome designi entità geografiche diverse (la città di Venezia e la Venezia Euganea; il fiume Ohio e lo stato dell’Ohio).