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Cose del Settecento
I re ereditarj offuscavansi in una nube d’incensi, finché il
i r% eredit#ri offuSk#vanSi in una n2be d in©$nSi, fijk% il
bel mondo non se n’accorgesse e li ghigliottinasse. Veri re
bHl m1ndo non Se n akkorJ%SSe e lli gil’l’ottin#SSe. v%ri r%
divenivano i filosofisti, che mossa una lepida guerra alle
ddiven&vano i filo@of&Sti, ke mm0SSa una l$pida gU$rra alle
credenze religiose, alle idee metafisiche, alle tradizioni del genere
kred$nZe reliJ1Se, alle id$-e metaf&@ike, alle tradiZZL1ni del J$nere
umano, sentenziandole di superstizioni, astruserie, pregiudizj,
um#no, SentenZL#ndole di SuperStiZZL1ni, aStru@er&e, preJud&ZZi,
non accettavano per vero se non quello di che si capacita il
non a©©ett#vano per v%ro Se nnoj kU%llo di k% SSi kap#©ita il
senso più comune.
S$nSo pLu kkom2ne.
Cesare Cantù